Con la coda dell'occhio

Sfogliando riviste, testando la percezione.... Le pagine pubblicitarie all'interno delle riviste, hanno dei costi importanti per le aziende inserzienti che vanno ottimizzati in relazione al loro scopo e adattando il messaggio in maniera coordinata alla tipologia di media. Perchè l'utente si abbona o compra una rivista? Ovviamente perchè interessat ai temi trattati in essa contenuti negli articoli redazionali ben definiti da un format comune e riconoscibile. Di sicuro gli inserti pubblicitari non sono il motivo di interesse principale. Questo aspetto rende la comunicazione visiva fondamentale per dare un senso all'investimento dal quale l'azienda inserziente aspetta visibilità e profitti. Si calcola quindi che il lettore punta agli articoli della rivista, sfogliando le pagine pubblicitarie in circa 0,5 secondi, impegnando un solo senso, la vista. Questi dati bastano per far concentrare la comunicazione sulla sola percezione visiva. Come per ogni composizione, devono essere chiari e definiti gli elementi da inserire che in questo caso dovranno essere minimi ed essenziali. Ovviamente altamente attrattivi ed equilibrati tra forza comunicativa e il mantenimento dell'attenzione nel caso in cui il lettore risultasse interessato e colpito. Il messaggio dovrà essere unico, anche se composto in una doppia pagina pubblicitaria. I recettori dell'occhio e l'elaboratore: il cervello, non hanno il tempo fisico di decodificare più concetti in così poco tempo. Bisogna poi conoscere la posizione esatta dello spazio pubblicitario prenotato all'interno della rivista per sapere dove inserire alcuni elementi della composizione, magari all'esterno della pagina come per il marchio aziendale o parte della foto/sfondo più attrattiva proprio per essere percepiti dalla "coda dell' occhio" se la pagina non viene aperta completamente. L'estro creativo, i colori, la comunicatività della foto, il marchio e ovviamente il prodotto giusto da proporre sono la base della buona riuscita della comunicazione che per essere poi ancora più efficace può sfruttare la continuatività ovvero essere pubblicata su più numeri della rivista o anche in più parti dello stesso numero della rivista, mantenendo architettura, format e coordinazione, ma ad esempio cambiando il soggetto/prodotto/messaggio. Questo concetto può essere applicato anche ad altri media come la cartellonistica.